La petite mort

La petite mort

La petite mort – Dana de Luca

What pornography is really about, ultimately, isn’t sex but death.

(Susan Sontag)

Il progetto è nato da una mia curiosità, una curiosità documentaristica.

Nel 2007, cercando spunti in rete per un nuovo lavoro, scopro di Youporn e della nuova pornografia amatoriale e la sua estetica.
Ho fatto quello che milioni di persone fanno ogni giorno in rete.
Ho cliccato la parola più ricercata, “sex”, ed ho iniziato a guardare video amatoriali di pornografia.

Come voyeur, come spettatrice davanti al monitor del mio computer. Ho guardato attraverso il mirino della macchina fotografica, operando nello stesso tempo una mia decontestualizzazione da quel linguaggio pornografico in cui tutto deve essere estremamente a fuoco, oggettivato e volgarizzato al fine di eccitare i genitali.
La dimensione pornografica è quindi la fonte da cui nasce “La petite mort”, ma il gesto interpretativo di “appropriazione” di immagini video, riscrivendole in un altro orizzonte, non ha sacrificato la coppia Eros -Thanatos, mentre la pornografia, come linguaggio in sé totalizante, uccide sempre uno dei due.
Mi interessava scrivere un poema visuale poetico ed intimistico sulla carne ed il godimento, ma anche sulla solitudine e la fragilità di corpi nudi e assenti, isolati e smaterializzati dai pixel e dalla distanza di un monitor.
Ho voluto ricreare un contenuto a partire da un flusso di immagini, lasciando che
quei frames nascosti nel flusso temporale ed illusorio dei video pornografici si dilatassero nel loro divenire per trovare la morte in nuove immagini, fotografiche, in cui il tempo e lo spazio si fanno astratti.

“La petite mort”, la piccola morte, è una metafora della lingua francese per definire quel rilascio spirituale, quello stato di oblio di sé che segue ad un orgasmo; quel breve periodo di malinconia o di “trascendenza” che occorre in seguito all’espulsione della forza vitale. Secondo Roland Barthes, la petite mort è quel sentimento che si dovrebbe sentire quando si legge una grande opera di letteratura.

Il progetto è diventato libro fotografico, auto pubblicato in aprile 2013 grazie al crowdfunding in edizione limitata di 100 copie.